Vivere una vacanza anziché trascorrerla: è questa la regola principale da non trasgredire. Il turismo esperienziale è in circolazione già da qualche anno e sta prendendo sempre più piede nel nostro paese e non solo. Nonostante questo, sembrano siano in pochi sembrano conoscere questa nuova forma di vacanza. Voi quanto ne sapete?
Il fenomeno del turismo esperienziale
Molti turisti oggi non vogliono più solo rilassarsi o vedere qualcosa di nuovo, preferiscono fare esperienze uniche, che lascino qualcosa. E allora largo spazio a tour culturali, escursioni, degustazioni, lezioni di cucina, attività all’aria aperta e tanto altro. I nuovi viaggiatori non si accontentano più di semplici vacanze, i nuovi viaggiatori cercano esperienze che possano aprir loro nuovi orizzonti.
Il turista riesce ad immergersi nella quotidianità del luogo che visita e partecipa attivamente e in prima persona alle attività che vi si svolgono. Il turista, così, può vivere un contatto diretto col territorio che lo ospita e con le popolazioni che lo abitano. Ma quali sono le caratteristiche di questo tipo di turismo? Innanzitutto il fatto che i desideri del viaggiatore sono indubbiamente l’elemento centrale di questa forma di turismo. Altra componente fondamentale al centro del turismo esperienziale è la sostenibilità ambientale. Il contatto diretto con la natura, l’osservanza delle abitudini e stili di vita locali e l’avventura sono i tratti distintivi di quello che queste vacanze possono offrire.
Quello che i turisti vogliono
Ma, in sostanza, cosa vogliono i turisti? Una ricerca compiuta da TripAdvisor nel 2014 ci dà delle risposte. Da questo studio condotto da TripAdvisor per monitorare i trend turistici, risulta evidente che i turisti non si accontentano più. Su più di 50.000 viaggiatori intervistati, il 71% ha dichiarato di voler partire per “allargare i propri orizzonti”, il 55% per “cercare esperienze uniche e interessanti”, il 44% per “arricchire le proprie conoscenze culturali”, mentre il 36% vuole “calarsi nella cultura locale”.
“Mentre i viaggiatori desiderano allargare i propri orizzonti quando viaggiano, la maggior parte degli albergatori punta a offrire agli ospiti esperienze che facciano percepire un senso di armonia. La priorità degli albergatori è fare in modo che gli ospiti si sentano coccolati. Al contrario, tra i viaggiatori questa è l’ultima motivazione che li spinge ad andare in vacanza.”
E quindi cosa fare? Spingersi oltre le porte degli hotel! C’è un intero mondo al di fuori delle strutture che i viaggiatori desiderano conoscere. Quello che gli operatori turistici devono capire è molto semplice. Ogni viaggiatore è diverso e vuole sentirsi speciale. Per questo, il turista desidera per sé una vacanza, un turismo diverso, fatto su misura.
Questo è quello che cerchiamo di offrire anche noi. Un turismo diverso, coinvolgente, dove il viaggiatore riesca a sentirsi al centro dell’esperienza. Un’esperienza che può cambiare la vita.
Comments (3)
Credo che noi viaggiatori ci siamo stufati delle solite cose, soprattutto da quando ormai tutto è alla porta di tutti. Non mi si fraintenda, perché non voglio dire che la possibilità di viaggiare debba essere per pochi. Intendo dire che di ogni angolo del pianeta se ne vedono foto, se ne scrivono racconti e sembra di aver già visto ogni cosa, in un qualche modo. Cercare percorsi meno battuti, come fare un’esperienza diversa in un certo luogo, rende il viaggio più emozionante e “fatto su misura”.
Siamo perfettamente d’accordo con te. Proprio per questo, attraverso biotravel, tendiamo a proporre esperienze di viaggio uniche che arricchiscono la propria personalità e al contempo suscitano e trasmettono un senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e della natura e dei luoghi che ci circondano. Siamo sulla strada giusta!
Un saluto e grazie per il tuo contributo.
Oggi chi riesce a scegliere ed implementare questo concept, fa turismo. Diversamente poco a poco diverrà un affittacamere
grazie per la bella esposiione dell’articolo