Quello della Svezia è un progetto ambizioso: dire addio ai combustibili fossili, investendo nelle energie rinnovabili. Sarebbe un primato. Infatti, finora, nessun Paese al mondo aveva ridotto a zero il consumo dei combustibili fossili. La Svezia, si sa, può dare davvero lezione a tutta Europa sulle politiche ambientali.
La Svezia e i rifiuti
Non è di certo una novità: i Paesi scandinavi hanno molto da insegnarci sulle energie rinnovabili. Infatti, la Svezia è un esempio anche per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti. Nel Paese scandinavo si ricicla più del 99% dei rifiuti. Avete capito, il 99%! Se confrontiamo questo dato a quello italiano, ossia il 46%, appare ancora più chiara la superiorità svedese. Sembrerà una barzelletta, ma il loro sistema di riciclaggio è così avanzato da addirittura importare la spazzatura dall’estero!
Ovviamente non hanno raggiunto questo risultato strabiliante da un giorno all’altro. Per ottenere questa vera e propria rivoluzione ci sono venuti ben 4 decenni, ma i risultati ora sono assolutamente incredibili. Quella svedese non è solo una rivoluzione dal punto di vista tecnico, ma una vera rivoluzione culturale. Secondo Anna Carin Gripwall, il capo della comunicazione della società svedese che se ne occupa, sono le famiglie stesse ad essere motivate a riciclare. Gli svedesi, infatti, sono molto attenti alle tematiche ambientali, nonostante non siano previste particolari sanzioni per chi trasgredisce.
Il programma a combustibili zero
Il progetto del premier socialdemocratico svedese Stefan Loefvén è chiaro: una Svezia che lavora, produce, si muove e cresce senza combustibili fossili entro il 2020. Per raggiungere questi risultati, il governo ha elaborato un piano operativo specifico. Ecco, come riportati da Repubblica, i punti del piano:
1. 4,5 miliardi di corone subito, nei prossimi dodici mesi, per sviluppare le infrastrutture verdi.
2. Ogni anno, 50 milioni di corone saranno spese per le tecnologie per immagazzinare l’elettricità in eccesso. Un miliardo di corone sarà destinato all’ammodernamento termico degli edifici abitativi o pubblici per ridurne il consumo energetico.
3. Ogni anno, Stoccolma spenderà 500 milioni di corone per sostenere investimenti per l’infrastruttura e l’energia verdi nei Paesi in via di sviluppo.
4. Già da ora, tutti i mezzi pubblici, tutti i veicoli elettrici su rotaie camminano solo con elettricità prodotta da energie rinnovabili. I taxi e i loro operatori sono sfavoriti, se non possiedono vetture a gas, ibride o elettriche. Gli autobus camminano solo a bioetanolo o a propulsione ibrida. Analogo sistema per l’illuminazione pubblica.
5. Sono in fase avanzata, in cooperazione con ditte d’alta tecnologia e ricerca d’eccellenza israeliane e della Silicon Valley, gli studi per produrre biocarburanti anche per i motori d’aviazione, quelli degli aerei civili e quelli dei potentissimi caccia multiruolo Saab JAS-39 Gripen, spina dorsale dell’aviazione reale sempre in allarme rosso contro le quotidiane, pericolose provocazioni e violazioni di spazio aereo da parte dei bombardieri atomici di Putin. Il Gripen tra l’altro è uno dei grandi successi dell’export d’eccellenza svedese, ma come ogni arma made in Sweden è sottoposto a regole di export etico: va venduto solo a democrazie.
“Vogliamo che i nostri figli vivano in un ambiente privo di sostanze tossiche, quindi il principio è rimuovere ogni sostanza pericolosa e che chiunque inquini sia multato”, dice il premier Loefvén. In Svezia il futuro è già arrivato.