Ormai lo saprete tutti: Biotravel.it è in viaggio! Stiamo scoprendo le bellezze del Salento con un compagno di viaggio d’eccezione: la nostra fidata bicicletta. Dov’eravamo rimasti? Siamo da partiti da Termoli, fino ad arrivare ad Ostuni; da lì abbiamo proseguito fino ad arrivare a Lecce, splendida città d’arte.

Anche questo fine settimana abbiamo pedalato – e non poco – e abbiamo visto cose straordinario in questo paradiso terrestre chiamato Salento. Salite in sella, si parte!

Sabato: da Lecce a Torre Vado

Screenshot_2017-07-31-10-35-29Lecce era splendida ed accogliente proprio come ci aspettavamo. Dopo aver pedalato per oltre 70 km e aver attraverso riserve naturali e (purtroppo) sporcizia, siamo arrivati in questo meraviglioso capoluogo pugliese. Le luci della sera hanno reso ancora più magica la città e noi l’abbiamo goduta. Il mattino, però, è arrivato presto e la bicicletta chiamava.

Sabato mattina eravamo pronti a rimontare in sella per la pedalata più impegnativa finora. Circa 110 km ci attendevano e noi eravamo pronti.

La prima tappa è la meravigliosa Riserva Naturale Le Cesine. A pochi km da Lecce, questa riserva naturale è un’Oasi WWF la cui storia è affascinante. In passato questa era stata un’area malsana, paludosa, non coltivabile, fino a quando nell’800 non decisero di bonificare la zona, arrivando ad essere riconosciuta come Zona Umida di Interesse Internazionale.

Dopo aver visitato l’Oasi, riprendiamo la nostra fidata bicicletta e ci rimettiamo in cammino. Il tratto che stiamo per percorrere è forse il più panoramico, anche se molto impegnativo. Costeggiamo Otranto e continuiamo a pedalare verso sud arrivando prima a Santa Cesarea Terme e, successivamente, a Castro. Sono mete che non possiamo non consigliarvi, se doveste trovarvi in zona. Santa Cesarea è nota per le sue sorgenti da cui sgorgano acque sulfureo salso bromoioniche in quattro diverse grotte della zona. Castro, invece, è imperdibile per il suo centro storico a picco sul mare. Una vista pazzesca.

Armati di bicicletta, riprendiamo il nostro cammino verso sud. Arriviamo nei pressi di Leuca, il centro abitato più a sud d’Italia, e continuiamo a pedalare fino ad arrivare a Pescolusa. Ci troviamo nel Basso Salento, in una zona così bella da essere nota come Le Maldive del Salento.

Abbiamo pedalato tanto e la stanchezza comincia a farsi sentire. È ora di andare a riposare, domani riprenderemo il viaggio.

Domenica: da Pescolusa a Gallipoli

GallipoliDopo la gran pedalata del sabato, per domenica abbiamo in programma un tour meno impegnativo. Questo tratto è più semplice e prevalentemente pianeggiante e permette di ammirare da vicino il mare con diverse torri di avvistamento usate in passato per proteggere le coste.

Questa zona della Puglia è ricchissima di torri di avvistamento costiere fatte costruire nel XVI secolo da Carlo V per difendere il territorio salentino dalle invasioni dei pirati Saraceni. Questa caratteristica resta tuttora nella toponomastica di molti comuni salentini.

Dopo aver costeggiato il tratto ionico della Puglia, ci avviciniamo alla nostra meta finale della giornata: Gallipoli. La sua fama la precede: è ormai una delle mete estive più amate in Italia e capiamo perché. La Città Bella – questo il significato del suo nome – è davvero affascinante. Il borgo antico è arroccato su un’isola di origine calcarea ed è collegato alla terraferma e alla città nuova da un ponte ad archi del Novecento.

La pedalata della giornata non ha consumato tutte le nostre energie. Allora lasciamo la compagna bicicletta e andiamo alla scoperta della città. Presto riprenderemo il cammino e continueremo a raccontarti tutto!

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