L’American Institute of Architects (AIA) ha chiesto a un panel di 500 professionisti quali saranno i principali trend del prossimo decennio in ambito abitativo. L’esito dell’indagine, anziché prefigurare soluzioni futuristiche, si concentra soprattutto sui temi legati alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici e demografici.
Ecco le 5 caratteristiche della casa del futuro secondo gli architetti intervistati:
1. Resilienza
I mutamenti legati al surriscaldamento globale impongono la transizione verso unità abitative in grado di adattarsi all’ambiente. Dalla siccità alle alluvioni, dagli incendi alle bufere, i nuovi edifici domestici saranno progettati per fronteggiare qualsiasi calamità.
2. Materiali naturali
Viviamo in una società sempre più consapevole dei danni causati dai materiali da costruzione. Il settore edilizio vedrà quindi un progressivo rifiuto di vernici e composti chimici per tornare all’utilizzo di materie prime naturali e sostenibili, come il legno e il mattone. L’esigenza di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti porterà inoltre a scegliere manufatti a chilometro zero, e ad aumentare la quota di materiali riciclati.
3. Domotica
Vivremo in case sempre più intelligenti e automatizzate. Il percorso verso le Smart Home è già in atto, ma si accelererà notevolmente consentendoci di controllare da remoto ogni funzione: dalla sicurezza, alla temperatura, all’illuminazione, fino ai processi dei singoli elettrodomestici. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, con enormi vantaggi in termini di efficienza energetica e riduzione degli sprechi.
4. A misura di anziano
Per rispondere alle necessità di una popolazione sempre più longeva, le nuove case saranno progettate per garantire sicurezza e funzionalità a tutte le età. Avremo quindi sempre meno gradini, finestre basse e corridoi più ampi per aumentare il comfort degli appartamenti.
5. Efficienza energetica
È ormai chiaro che le risorse a nostra disposizione non sono infinite, le abitazioni dovranno quindi essere sempre più efficienti. Alle ovvie esigenze di risparmio economico, si affiancheranno motivazioni etiche e la necessità di cogliere opportunità impreviste. Mr. Sutter, un architetto del Connecticut che ha partecipato all’indagine dell’AIA, fa notare che una stufa a legna può funzionare anche senza corrente, rendendoci di fatto autosufficienti in caso di emergenza.