Dopo quasi un anno dall’approvazione da parte della Camera dei Deputati, il Senato approva il disegno di legge per la Valorizzazione dei Piccoli Comuni. Questo provvedimento stanzia 100 milioni di euro per risollevare i paesi con meno di 5mila abitanti. Dopo un voto unanime alla Camera, al Senato la legge ha avuto pressoché la stessa sorte: 205 sì e 2 astenuti.
Cosa prevede la legge
Il provvedimento istituisce un fondo da 100 milioni in sette anni (10 milioni nel 2017) per gli investimenti di riqualificazione. Infatti, i nostri piccoli comuni sono pieni di infrastrutture e immobili abbandonati. Inoltre, punta ad aiutare lo sviluppo della banda larga e il mantenimento dei servizi (a partire da quelli postali) nelle aree interne più a rischio di abbandono. I soldi del fondo potranno essere utilizzati dai Comuni anche per l’acquisto di case cantoniere o stazioni ferroviarie abbandonate, per inserirle in circuiti di «turismo lento». Oppure i Comuni potranno riqualificare gli immobili in stato di abbandono per attivare iniziative di ripopolamento dei piccoli centri.
La nuova legge, a lungo attesa, tenta di favorire una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previste anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi. La legge, inoltre, sostiene opere di
manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente e la messa in sicurezza di strade e scuole. Priorità del provvedimento è l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini e delle attività produttive. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.
Quali sono i Piccoli Comuni
Ma a chi si rivolge questo provvedimento? Le legge punta a risollevare le sorti dei piccoli Comuni con meno di 5mila abitanti, schiacciati dai vincoli del Patto di Stabilità. Parliamo di 5.585 Comuni, pari al 70% del totale, per un totale di poco più di 10 milioni di italiani. Una legge, quindi, che va a toccare tantissimi italiani e tantissime realtà diverse.
Festeggia l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, guidati dal sindaco di Bari, Antonio Decaro. «La dimensione demografica non è un difetto, lo spopolamento lo è. Ma lo spopolamento non è una sorte ineluttabile. Con l’approvazione di questa legge finalmente si sancisce la specificità dei piccoli Comuni, si fissa il principio basilare che questi centri hanno bisogno di politiche differenziate e di sostegno specifico rispetto alle loro peculiarità.» Così commenta il Presidente dell’Anci, che continua sottolineando come «questa legge serva anche come orientamento nella costruzione o rivisitazione delle norme spesso inadatte ai Comuni di minore dimensione demografica».
Nell’anno nazionale in cui si celebrano e promuovono i Borghi d’Italia, questo provvedimento ci appare come davvero un’ottima notizia!