La plastica è estremamente dannosa per l’ambiente, ma ad oggi è ancora il materiale più utilizzato per gli imballaggi. Il progetto sul packaging sostenibile di Leguval, finanziato dall’Unione Europea e attivo dal dicembre 2013, è una delle realtà più interessanti tra quelle che cercano soluzioni per le confezioni a impatto zero.
Come suggerisce il nome completo (Valorisation of legumes co-products and by-products for package application and energy production from biomass), l’iniziativa studia l’utilizzo dei sottoprodotti dei legumi per il packaging e la produzione di energia da biomassa.
Da dove nasce il packaging sostenibile?
Il punto di partenza sono gli scarti dei legumi dell’industria conserviera. Dagli scarti vengono estratte le proteine, che sono poi utilizzate per creare una pellicola biodegradabile per imballaggi. Secondo diversi studi, i film plastici derivanti dalla lavorazione delle proteine dei legumi bloccano l’ossigeno e mantengono la giusta umidità. Si tratta quindi di materiali perfetti per la conservazione ottimale di prodotti alimentari e cosmetici.
RICERCA, TEST E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI
Tra i partner che collaborano al progetto ci sono sia imprese che centri di ricerca, e i risultati raggiunti al momento lasciano ben sperare. Il team ha già ottimizzato il procedimento per l’estrazione delle proteine al 95% dai piselli, al 67% dai fagioli e al 64% dalle lenticchie. La biomassa rilasciata dall’estrazione è usata come biogas, rendendo il processo efficiente anche dal punto di vista energetico. Le pellicole, una volta realizzate, andranno testate per provarne compostabilità, ecotossicità, biodegradabilità e la rispondenza agli standard internazionali di sicurezza. Terminata la fase di ricerca si passerà alla commercializzazione dei prodotti, condotta sempre nell’ambito del consorzio Leguval.
Inutile dire che gli esiti finali del progetto sono molto attesi. I nuovi imballaggi infatti, oltre a fornire un’alternativa sostenibile alla plastica, valorizzerebbero anche la coltivazione dei legumi, trasformando di fatto gli scarti in una risorsa preziosa.