Per il quarto anno consecutivo, è ancora Milano la città più smart d’Italia. A dirlo è l’ICityRate2017, l’indagine realizzata da Edizioni Fpa sulla base di 106 comuni capoluogo e 113 indicatori statistici raccolti in sette aree tematiche: economy, living, environment, people, mobility, governance e legality.
Città smart: Milano
Il capoluogo lombardo, con i suoi 599 punti, è ormai la punta di diamante dello smart living italiano. Milano stacca le altre città in particolare per crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca/innovazione, trasformazione digitale. Ottime ottimi risultati anche nella partecipazione dei cittadini e nella gestione dei beni comuni. Alcuni numeri della pagella meneghina sono impressionanti. Infatti, Milano è al primo posto nel 20% degli indicatori oggetto di indagine.
Ad esempio per produttività, con 46.227 euro di valore aggiunto pro-capite (contro una media italiana di 22.751) e per imprenditorialità, con 12,9 imprese attive per 100 abitanti (contro 8,9 di media). È al vertice anche per diffusione di banda ultra larga, con 9,5% abbonamenti sulla popolazione residente (media 1,4%) e per diffusione del coworking, con il 22,5% del totale dei servizi offerti in Italia (media 0,8%).
Non esiste paragone con il resto d’Italia se si guarda all’offerta di trasporto pubblico locale. Milano, infatti, offre 16.218 posti a Km per abitante offerti (media 2.391). Anche sullo bike sharing ha solo da insegnare, con 3,5 biciclette disponibili ogni 1000 abitanti (media 0,5).
Purtroppo c’è un ma. In questa edizione del rapporto ICity Rate il distacco del capoluogo lombardo è quasi azzerato. La città paga il ritardo sui fattori ambientali, che stanno tormentando la popolazione in questi giorni. Malissimo, infatti, sulle nuove variabili ambientali come il consumo di suolo (in cui si colloca al 97esimo posto) e qualità dell’aria (98esimo), che ne riduce la distanza dalle città inseguitrici.
Il podio
Ma come se la cava il resto d’Italia? A meno di due punti da Milano, si piazza Bologna, che vanta il primato nell’energia e nella governance e in generale un approccio complessivo di buon equilibrio nei diversi ambiti che compongono la “città intelligente”. Altra città smart è Firenze, che si colloca al terzo posto. Il capoluogo toscano eccelle soprattutto per le sue politiche per turismo sostenibile e cultura, crescita digitale, energia e ambiente.
Concludono, poi, la classifica delle città smart italiane Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma e Modena. L’Emilia Romagna, come regione, domina la classifica e, in generale, è il centro nord ad essere più smart. Infatti, sono in evidente ritardo le città del Sud. Scorrendo la classifica dei 106 capoluoghi italiani oggetto di indagine, la prima città meridionale a comparire è Cagliari, solamente al 47esimo posto. Mentre le città meno smart d’Italia sono tutte meridionali. All’ultimo posto troviamo Trapani, preceduta da Vibo Valentia, Caltanissetta, Agrigento, Crotone, Catanzaro, Enna, Catania, Foggia, Benevento.
Ecco la top ten:
La sostenibilità
Per noi di blog.biotravel.it il tema ambientale è fondamentale, quindi come stanno le città italiane? Quali sono i capoluoghi smart più green? Per quanto riguarda la qualità dell’aria e l’efficienza idrica, sono le città medie o piccole ad avere la meglio. Viterbo, Aosta e Trapani sul podio, sottolineando la miopia, in fatto di gestione sostenibile delle risorse naturali, dei grandi centri del paese.
Trento, Treviso, Novara, Belluno e Macerata, invece, sono le città più smart nella capacità di gestione dei rifiuti urbani. Best practice tanto in termini di percentuale di raccolta differenziata che per le basse quote di rifiuti pro-capite prodotta dai propri cittadini. Fattore rispetto al quale le amministrazioni virtuose hanno saputo mettere in campo iniziative di promozione, controllo e incentivazione.
Passiamo, invece, alla mobilità sostenibile. Qui ai primi 5 posti della classifica delle città per il 2017 troviamo
Milano, Torino, Venezia, Firenze e Bergamo. Anche qui assistiamo ad un vero blocco centrosettentrionale. Per trovare capoluoghi meridionali, dobbiamo arrivare a Bari (21°) e Cagliari (24°), che rappresentano le due città del sud più alte nel rating mobilità.