Anche i libri possono essere green. Per questo, vi consigliamo 5 libri che non potrete non leggere per vivere al meglio la natura. Dai classici della letteratura inglese, fino ad arrivare ai bestseller nostrani, passando per Hemingway, ce n’è per tutti i gusti. Dopo aver scoperto i 7 migliori romanzi che vi faranno venir voglia di partire, non potevamo non consigliarvi le migliori letture per amare la natura. Allacciate le cinture, si parte alla scoperta della natura!
Il vecchio e il mare

Flickr, ph. Roberto Laurentini
Un classico dei classici. Non si può parlare e non si può leggere di mare e di natura senza citare The Old Man and the Sea. Scritto da Ernest Hemingway nel 1952, lo portò a vincere il Premio Nobel per la letteratura solo due anni dopo. Non solo coraggio e tenacia, alcuni dei temi più cari all’autore, ma il mare come vero personaggio. Il mare qui è visto come antagonista degno di rispetto. Altro tempo fondamentale di uno dei libri più importanti del novecento è il panismo. L’uomo si fonde con la natura. Durante tutto il racconto, il vecchio è animato da un rispetto profondissimo per quel pesce nella sua lotta contro la determinazione del pescatore. Uomo e natura si fondono, come mai – né prima, né dopo – nessuno è riuscito a raccontare.
Cime tempestose

Flickr, ph. Amy Sampson
Di classico in classico, eccoci a parlare di Cime Tempestose, unico romanzo pubblicato da Emily Brontë, scritto fra l’ottobre 1845 e il giugno 1846. Se non l’avete ancora letto, correte a recuperare! Il nome stesso dell’opera ci suggerisce la ragione per cui si trova in questa classifica. Le Cime Tempestose sono le terre situate alla sommità di un colle spazzato dal vento del nord. Qui l’elemento atmosferico gioca qui un ruolo fondamentale. La brughiera, il vento, le tormente non sono le ambientazioni principali del romanzo. Hanno anche un’importanza allegorica. Suggeriscono, rendono tangibili lo stato d’animo e l’atmosfera non solo dei personaggi, ma dell’intera vicenda.
Walden. Vita nel bosco

Flickr, ph. BenMillward
Walden è il resoconto di due anni di vita solitaria che Henry Thoreau trascorse fra il luglio del 1845 e il settembre del 1847 nella campagna del Massachusetts. Un semplice diario, in cui viene narrata una vita quotidiana, materiale, fatta di suoni, silenzi, paesaggi reali e immaginari. Un diario, ma anche una riflessione sull’economia, sulla politica, sulla democrazia, sugli Stati Uniti, che in quegli anni si vanno formando come potenza. Walden è uno dei migliori libri in cui viene mostrata una vita sobria e immersa nella natura. Una scelta estrema, sociale e politica insieme, che esalta il rapporto autentico con la natura, a dispetto di qualsiasi progresso tecnologico. Attualissimo, anche dopo cento cinquant’anni.
Il barone rampante

Flickr, ph. Alice Vitali
Se siete appassionati di libri e di lettura, non potrete non amare quest’opera di Italo Calvino. Si tratta del secondo capitolo della trilogia araldica, insieme a Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente. La storia narra di Cosimo che, da bambino, dopo un litigio con i genitori, sale su di un albero rimanendoci per tutta la vita. Le chiome degli alberi diventano la sua casa. Una storia che rievoca aspetti della vita spesso dimenticati. C’è sì l’amore per la natura e per una donna, ma c’è la coerenza, la tenacia e anche un po’ di pazzia. Quella pazzia – o forse coraggio – che ti spinge a sfuggire alla vita quotidiana, piena di pressioni, sfide, lotte, per ritrovare il proprio vero io.