Raramente diamo buone notizie per quanto riguarda l’ambiente, ma per una volta l’Italia può festeggiare. Possiamo esserne orgogliosi: l’Italia è il paese leader nel riciclaggio dei rifiuti, prima in Europa. Infatti, rivela l’Eurostat, il nostro stivale ricicla ben il 76,9% dei suoi rifiuti.


Il caso Italia

Secondo il Kyoto Club il caso italiano è un successo. Infatti afferma che «Sia sotto il profilo della quantità di materia avviata a riciclo, che sotto il profilo del valore economico dell’intera filiera del riciclo – dalla raccolta alla produzione industriale di nuovi manufatti – l’Italia rappresenta un caso di eccellenza e il principale player europeo del settore».

Il processo di gestione e smaltimento dei rifiuti ha assunto (per fortuna) una rilevanza sempre più massiccia per i Governi. L’Italia sembra, infatti, aver capito bene che il riciclo dei rifiuti può dare una spinta in più all’economia. Questo circolo vizioso può rivelarsi un’ottima opportunità di crescita per il nostro Paese. E per questo sono state messe diverse iniziative di campo.

Ad esempio, vi è il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia“, sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo Economico. Questo documento rappresenta un ottimo punto di partenza per rendere la circular economy un vero valore aggiunto per l’Italia.

L’Italia, però, com’è arrivata a raggiungere questo importante primato in termini di riciclaggio di rifiuti? Le ipotesi del Ministero possono essere riassunte in questi punti. In primo luogo, i Paesi del Nord Europa, che vantano un’efficienza eccezionale nel campo, bruciano metà della spazzatura nei termovalorizzatori per produrre energia. Questo, inevitabilmente, abbassa la percentuale di rifiuti riciclati. In secondo luogo, i Paesi dell’Est, al contrario, non hanno ancora sviluppato una sensibilità nei confronti del riciclaggio. Infine, sempre in alcuni di questi Paesi, il riciclo dei rifiuti arriva appena al 20%. Chiaramente questi valori finiscono per abbassare fortemente la media europea.


I dati dell’Europa

Ma se in Italia la raccolta differenziata è al 76,9%, il resto dell’Europa come se la cava? Secondo i dati Eurostat, diffusi dall’ONG ambientalista Kyoto Club, la media percentuale di rifiuti riciclati in Europa si attesta al 37%. In pratica, meno della metà del riciclo italiano. In Francia la raccolta differenziata si ferma intorno al 54%, la Germania è al 43% e la Gran Bretagna al 44%.

Se parliamo di valori assoluti, la Germania è ancora leader in UE con circa 72,4 milioni di tonnellate di rifiuti riciclati, ma l’Italia, con i suoi 54,6 milioni di tonnellate, è seconda in classifica con forte spinta alla crescita.

Ecco la tabella esplicativa:

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