“Cammini e Percorsi”, è questa l’iniziativa, promossa da MiBACT e MIT, che punta al recupero di vecchie case cantoniere, locande, masserie, ostelli. Non solo, ma anche piccole stazioni, caselli idraulici, ex edifici scolastici, torri, palazzi storici, monasteri e antichi castelli. Si tratta di oltre 100 immobili pubblici da ristrutturare per favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

Cammini e percorsi: un turismo consapevole

“Il nostro Paese merita di essere vissuto in maniera dolce. Per visitare l’Italia è necessario prendersi il proprio tempo”. Così ha commentato il Ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il turismo lento, responsabile è, quindi, al centro di questa iniziativa. Com’è strutturata nello specifico?

“Cammini e Percorsi” rientra nel Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche/Piano Straordinario della Mobilità turistica. L’intenzione  è di recuperare nel giro di tre anni 303 strutture pubbliche. Queste strutture sono state selezionate tra 1.800 beni pubblici idonei. Si tratta di masserie e rifugi, case cantoniere, caselli idraulici. Ma anche strutture di pregio come monasteri, castelli, ville. Tutti questi immobili si trovano lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano l’Italia. Questo progetto nasce grazie alla collaborazione tra Agenzia del Demanio, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Delle 303 strutture selezionate, nel 2017 saranno 103 gli immobili dismessi. Si tratta di 43 di proprietà dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas. Questi immobili saranno affidati alle imprese ed attività di giovani, cooperative e associazioni. Il loro recupero sarà esclusivamente finalizzato ad essere trasformato in attività e servizi di supporto ai viaggiatori. Pellegrini, turisti, camminatori, ciclisti e tutti coloro che amano lo slow travel potranno dormire, mangiare, conoscere la storia locale dei tracciati che stanno percorrendo. La concessione sarà di due tipi, a seconda dell’edificio: onerosa (fino a 50 anni) oppure gratuita per 9 anni più nove.

Queste strutture sono prevalentemente situate lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie Vento, Sole e Acqua. In altre parole, lungo i migliori cammini d’Italia.

La consultazione pubblica

Insieme a questo progetto,  parte anche la consult@zione pubblica organizzata con il contributo del Touring club. Visitando il sito dell’Agenzia del Demanio entro il 26 giugno prossimo, potrete partecipare alla raccolta di idee e suggerimenti per definire le linee guida dei bandi che saranno pubblicati entro l’estate.

“La consultazione permetterà di mantenere la caratteristica della proposta ‘dal basso’ che ha accompagnato anche l’elezione a livello nazionale di tracciati già identificati dalle associazioni e dai territori”, ha spiegato il ministro Graziano Delrio. Ha poi aggiunto: “Abbiamo stanziato 1 milione di euro per tre anni per gli itinerari turistici a piedi. A dimostrazione che anche i cammini e i percorsi ciclabili sono grandi opere infrastrutturali. Pensare quindi di fare  strutture di accoglienza e di servizio per i viandanti e i cicloturisti è un altro modo di sviluppare il turismo e l’economia rispetto a quello classico. Senza sottovalutare il fatto che i tempi di ammortamento di un investimento su una ciclovia sono venti, trenta volte inferiori a un intervento su strada normale. E questo perché si innesca un meccanismo virtuoso con vantaggi socio-economici e benefici ambientali”.

Tutto ciò ribadisce, quindi, l’importanza di questa iniziativa. Infatti, “Cammini e Percorsi” contribuirà a consolidare sette grandi cammini prima citati come sistema infrastrutturale nazionale della mobilità dolce e sostenibile.

Entro l’estate il Demanio dovrà pubblicare gare per dare in concessione gratuita gli immobili. Ogni anno, fino al 2019, saranno dati in concessione 100 strutture. Dal Mibact, inoltre, arriveranno 3 milioni di euro, attraverso 4 bandi, per fornire un tutoraggio alle start up che parteciperanno al progetto e accompagnarle nei primi due anni di vita.

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