Da pochissimi giorni è stata approvata la nuova Legge di bilancio 2018 e ci sono delle buone novità per tutti gli amanti del green. La novità è che, per la prima volta, lo Stato, grazie a questo bonus verde, incentiverà chi decide di effettuare degli interventi nel proprio giardino. Non è stato semplice arrivare a questo risultato. Ci sono voluti tre anni prima di arrivare all’approvazione, ma ora il testo è qui. Scopriamone di più.
Bonus verde: come funziona
Si tratta di una vera e propria novità, un sostegno alla diffusione del verde. Non solo renderà più belle le nostre città, ma se sfruttato al meglio aiuterà anche a combattere lo smog. Non è poco, vista l’emergenza smog degli ultimi giorni. È un incentivo importante, visto che oggi in Italia ogni abitante ha appena a disposizione 31,1 metri quadrati di verde urbano.
Ma questo bonus cosa prevede? Il nuovo bonus per il verde urbano del 36% vale 600 milioni di euro. Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, sarà a disposizione dei privati che si occuperanno di curare e ristrutturare terrazzi e giardini. In particolare, la detrazione riguarderà la “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere. Quindi, parliamo di terrazzi, giardini, anche condominiali. Ma non solo. Dell’incentivo faranno parte anche coperture a verde e giardini pensili e i lavori di recupero di giardini storici.
Bonus verde: quanto spetta
Il bonus prevede detrazione del 36%. Ciò significa che se si sostengono spese ammesse nel bonus, si ha diritto a beneficiare di uno sconto Irpef del 36% sulle spese totali sostenute, per un massimo di spesa pari a 5.000 euro.
In pratica, se da gennaio 2018 in poi, decido di sistemare il mio giardino, installando un impianto di irrigazione e spendo 3.000 euro, possono detrarmi dalle tasse esattamente il 36% di 3.000 euro e cioè 1.080 euro in 10 anni.
Tra le spese agevolabili con il bonus verde al 36% rientrano:
- le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione;
- le spese per la sostituzione di una siepe;
- le spese per le grandi potature;
- le spese per lavori ed interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e pratini.
Affinché i suddetti interventi siano agevolabili, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifici speciali.
Il limite di 5mila euro, però, non è calcolato sulla persona del contribuente, ma sull’immobile. In altre parole, una persona con due case potrà usufruire due volte del bonus per un totale di spesa di 10mila euro.