Basilicata, una regione ancora preservata, autentica, incontaminata.
Così la definisce il Premio Oscar Francis Ford Coppola. In effetti, la Basilicata è una regione ancora per troppi italiani, e non solo, inesplorata, sconosciuta. Eppure con le sue montagne mozzafiato, i suoi fiumi, le bellissime spiagge e i suoi borghi arroccati, merita di essere visitata. Se, poi, amate la natura e l’adrenalina, non vorrete perdere il Ponte alla Luna, il Ponte Tibetano appena inaugurato a Sasso di Castalda, in provincia di Potenza.
Basilicata, terra di arte e natura

Matera. Flickr, ph. William
Il vero tesoro di questa regione è nei suoi paesaggi. Infatti, si presenta come un territorio poco antropizzato, insieme alla Valle d’Aosta è la regione con la più bassa densità di abitanti. Questo ha permesso che il suo paesaggio, che la sua morfologia restasse pressoché inalterata. Ed è proprio il suo paesaggio inconsueto, la sua bellezza naturale ancestrale, la sua gastronomia semplice dal gusto mediterraneo a renderla così affascinante.
I Parchi Nazionali
Parlando di natura, poi, non possiamo non parlare dei suoi Parchi Nazionali. Partiamo dal Parco del Pollino. Il Parco Nazionale del Pollino si estende tra Basilicata e Calabria, ed è la più grande area protetta d’Italia. Per la sua bellezza e per il suo ecosistema, dal 2015 è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Al suo interno si trovano alcune tra le cime più alte del sud Italia, alcune vette superano anche i 2000 metri di altezza. Il paesaggio che regalano queste cime vi lascerà senza parole: infatti da qui potrete scorgere le coste ioniche e tirreniche. Nel parco ci sono diversi piccoli paesini, fonti autentiche di tradizioni millenarie. Infatti, questi luoghi sono stati isolati per decenni e proprio per questo si vive ancora intensamente rapporto con la natura.
Non possiamo dimenticare, poi, il Parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese. Si estende lungo tutta la parte settentrionale della catena appenninica lucana e colpisce per la sua varietà paesaggistica, culturale e storico-artistica. Nasce nel 2007 ed è, in ordine cronologico, il penultimo parco nazionale italiano ad essere stato istituito. La Basilicata è, quindi, un’autentica oasi verde.
L’arte e Matera
Matera è unica, inimitabile, un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Si tratta di una città tra le più antiche del mondo. Infatti, il suo territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Matera, conosciuta come la città dei Sassi, dal 1993 è stata dichiarata dall’ Unesco Patrimonio dell’Umanità. I Sassi sono un intricato avvicendarsi di vincoli e scale, di grotte e palazzetti signorili, antichi rioni scavati nel tufo. Tutto circondato da caratteristici comignoli o i campanili di chiese ipogee. Questa architettura irripetibile dimostra la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale che lo circonda. Un condensato storico ed artistico che racconta visivamente gli individui, le famiglie, le relazioni umane che lo hanno abitato. Un luogo senza tempo, magico.
Non è un caso che questo scenario unico sia stato d’ispirazione per innumerevoli film. E non è neppure un caso che proprio questa città della Basilicata sia la Capitale Europea della Cultura 2019. Un riconoscimento che sa di riscatto e di speranza per una terra spesso sottovalutata. Si tratta di un’opportunità unica per superare lo scetticismo e il senso d’inferiorità secolari che hanno rallentato lo sviluppo del Sud Italia. Uno sviluppo basato su passione, cura, frugalità, ruralità, riuso, silenzio e lentezza. Ossia, sulla sostenibilità.
Ponte alla Luna
Se ne sta parlando davvero tanto. Questo Ponte Tibetano, inaugurato a Sasso di Castalda, in provincia di Potenza, sta diventando una forte attrazione turistica naturalistica. Di cosa si tratta? È il Ponte alla Luna, il ponte tibetano più spettacolare d’Italia, con una campata di ben 300 metri, sospeso nel vuoto a 120 metri dal torrente sottostante, il Fosso Arenazzo. Un’esperienza a prova di adrenalina, mentre si cammina su gradini d’acciaio in bilico tra cielo e terra. Più in basso, invece, vi è un altro ponte, il Ponte Inferiore Fosso Arenazzo. Questo è lungo 95 metri, collocato a 70 metri d’altezza, raggiungibile attraverso le stradine che si diramano tra le caratteristiche abitazioni in pietra del centro storico.
All’arrivo, vi attende una sky walk in vetro, sospesa sul ponte, e un belvedere attrezzato per una breve pausa prima della ridiscesa. Qui potrete anche visitare la chiesetta di San Nicola. Da non perdere la Riserva dei cervi, la faggeta detta “La Costara”, il sentiero della legalità, dedicato a Mino Beneventano, vittima della camorra, il sentiero Frassati che si snoda lungo un percorso di interesse naturalistico e geologico.
Ma cosa ha ispirato questo nome? La scelta, infatti, non è casuale. È un omaggio alla luna, con la quale questo paesino ha un legame speciale. Proprio da Sasso di Castalda, infatti, emigrarono i genitori dell’ingegnere della Nasa Rocco Petrone, responsabile della missione Apollo 11 che il 20 luglio 1969 portò il primo uomo sulla luna.
Impossibile che ora non abbiate voglia di vivere quest’esperienza mozzafiato. Se non vedete l’ora di trascorrere una giornata immersi nell’adrenalina e nella natura, potrete raggiungere facilmente il Ponte alla Luna. Infatti, gli amici molisani e quelli dei paesi limitrofi potranno partecipare al viaggio organizzato appositamente da Miramed Travel. Basterà contattarli sulle seguenti e-mail: miramed@miramedtravel.com oppure tazio54@yahoo.it. In alternativa, per chi è più “social”, è possibile leggere l’evento creato su Facebook a questo Link o cliccare sulla locandina i basso.
Buona Basilicata a tutti!