Ormai lo saprete tutti: il 2017 è l’anno dei borghi d’Italia e non perdiamo occasione per celebrarli. I borghi sono gli autentici custodi del nostro patrimonio non solo artistico, ma umano. Luoghi incantati, dove il tempo si è fermato. Tranquillità, aria pulita e pace è quello che troverete in queste piccole gemme. Allora, lasciate le vostre auto e partite alla scoperta di questi borghi incantati. A piedi.

Chamois, Valle d’Aosta

Chamois

Flickr, ph. Nicola

Chamois, il centro abitato più alto della Valle d’Aosta, è la meta perfetta se siete amanti della montagna e della natura incontaminata. La particolarità di questo comune l’ha reso noto in tutto il mondo: infatti, Chamois è raggiungibile solo a piedi o in funivia. Bisogna risalire la vallata del Marmore e, una volta arrivati nei pressi di Buisson, troverete la funivia che vi porterà a 1836 metri d’altezza. Arriverete qui su un vero e proprio terrazzo panoramico non visibile dal fondovalle, sul quale sorge Chamois. Nessuna auto, solo gente che passeggia o scia: un altro mondo, quasi un paradiso incontaminato.

Incontaminato è davvero l’aggettivo giusto per descrivere uno dei borghi più autentici d’Italia. Infatti, Chamois – e le sue frazioni – conta appena un centinaio di abitanti collegati tra loro da sentieri, viottoli e mulattiere, in cui si possono riscoprire intatte (o quasi) le caratteristiche architettoniche tradizionali. Davvero un mondo in cui staccare la spina.

Civita di Bagnoregio, Lazio

Civita di Bagnoregio.

Flickr, ph. Fabio Cecchin

Si poteva forse parlare di borghi senza auto e non citare Civita di Bagnoregio? La città che muore è un comune della provincia di Viterbo. Perché è nota come La città che muore? Perché, se a Chamois potevamo contare su 104 abitanti, a Civita ne troveremo appena una decina. Questa frazione è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965, molto suggestivo. La progressiva erosione della collina e della vallata circostante ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e continua ancora oggi rischiando di far scomparire la frazione, per questo chiamata la città che muore.

In questo, come negli altri borghi di cui parleremo, rimarrete colpiti dall’atmosfera irreale che vi circonderà. Un mondo incantato, senza tempo, silenzioso ed accogliente. Ci auguriamo che al più presto questo piccolo gioiello possa essere parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Castelsardo, Sardegna

Castelsardo

Flickr, ph. Giuseppe Murgia

Decisamente meno noto rispetto ai borghi precedenti, Castelsardo si affaccia sul Golfo dell’Asinara, da cui si gode di un paesaggio unico. L’antico borgo conserva ancora la sua struttura di roccaforte medievale, con imponenti bastioni, ripide scale e strette vie. Vie inaccessibili in auto. In questo piccolo comune sardo non solo potrete godere di un borgo medievale pressoché intatto, ma anche di una natura rigogliosa e incontaminata. Le sue spiagge,  in particolare Punta La Capra, Punta Li Paddimi e Lu Bagnu, sono perfette se siete degli appassionati di vela e windsurf.

Natura, storia, bellezza, tranquillità: questo e molto altro sarà in grado di darvi Castelsardo.

Orta San Giulio, Piemonte

Isola di San Giulio

Flickr, ph. Beppe

Orta San Giulio, piccolissimo comune della provincia di Novara, è parte del circuito dei dei borghi più belli d’Italia ed è situato a metà della sponda orientale del Lago d’Orta. Il cuore di questo borgo è nella sua suggestiva piazza, Piazza Motta. La piazza, che sorge proprio sulla punta del promontorio, è il punto perfetto per scorgere l’Isola di San Giulio poco distante. Dalla piazza si diramano una serie di viuzze caratteristiche, strette e tortuose. Queste viuzze sono inaccessibili in auto, così da poter godere integralmente della sua bellezza.

Orta San Giulio è la meta ideale per un weekend romantico, all’insegna del relax, dell’arte, della buona tavola, ma sopratutto libero dall’automobile.

Cornello dei Tasso, Lombardia

Cornello dei Tasso , charming old village (7 images)

Flickr, ph. Sergio

Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d’Italia, una delle località bergamasche dove meglio si è conservata la struttura urbanistica ed architettonica medioevale. Questo piccolo centro, negli anni sempre più isolato, ha goduto proprio di quest’isolamento, restando pressoché intatto. È raggiungibile solo a piedi tramite comode mulattiere e sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo.

Nel borgo del Cornello è presente il curioso Museo dei Tasso e della Storia Postale. Questo museo conserva molte testimonianze dell’attività postale e della gloriosa famiglia dei Tasso. Una sala del Museo è, infatti, dedicata a Bernardo e al suo più famoso figlio Torquato, letterato che tutti conosciamo. Infine, uno spazio museale raccoglie i telegrafi e i telefoni del XIX e XX secolo.

Ora siete pronti ad abbandonare l’automobile e ad immergervi nelle atmosfere incantate di questi borghi?

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