Se il 2017 è l’anno del turismo sostenibile secondo l’ONU, per il Ministero dei Beni Culturali è anche l’anno nazionale dei borghi italiani. Il ministro Franceschini ha, infatti, firmato la direttiva indice per il 2017 come “l’Anno dei Borghi in Italia”.


I borghi, una ricchezza italiana


L’iniziativa del ministero non è assolutamente casuale. Questo riconoscimento arriva per valorizzare il patrimonio artistico, naturale e umano di questi luoghi. La direttiva del MIBACT costituisce il Comitato per i Borghi turistici italiani. Ciò porterà all’elaborazione di linee guida e modelli per favorire l’organizzazione di un Forum Nazionale sui Borghi e verrà realizzato “l’atlante dei Borghi d’Italia”. Sarà, inoltre, lanciato il riconoscimento annuale di borgo smart per la comunità locale dimostratasi più attiva nell’ambito dell’innovazione dell’offerta turistica. L’offerta turistica dei borghi italiani dovrà puntare su sostenibilità, accessibilità e innovazione. I nostri borghi saranno riconosciuti ancora di più come luoghi del turismo sostenibile, lento, genuino, rispettoso delle comunità locali e della loro cultura.

Questi luoghi, infatti, sono gli autentici custodi del nostro patrimonio non solo artistico, ma umano. Questo patrimonio va tutelato perché è quello che rende l’Italia un Paese inimitabile. La salvaguardia dei nostri borghi, inoltre, non favorisce solo le popolazioni locali. Ne favorisce soprattutto la loro economia. Un turismo attento e sostenibile è un vantaggio economico tutto a favore di luoghi spesso fragili ed abbandonati. E non smetteremo mai di dirlo.

“I borghi che costellano il territorio delle nostre regioni ricchi di storia, cultura e tradizioni, sono il cardine per la crescita di un turismo sostenibile, capace di creare autentiche esperienze per i visitatori e di permettere lo sviluppo armonico delle comunità che vi vivono. L’Anno dei Borghi sarà un momento importante per promuovere queste realtà che tanto contribuiscono alla qualità della vita nel nostro Paese.”
– Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali

anguillara


Piano strategico del turismo


La valorizzazione del borghi italiani, però, non può essere legata solo a questa direttiva. La loro tutela, infatti, è fondamentale per tutto il sistema turistico del Paese. Per questo, il recente Piano Strategico del Turismo 2017-2022 tiene in forte considerazione questi luoghi. Questo piano strategico si fonda su quattro cardini fondamentali: diversificare l’offerta turistica, innovare il marketing del brand Italia, accrescere la competitività e migliorare la governance del settore. Particolare attenzione va, inoltre, alla diversificazione delle mete turistiche. È intenzione del ministero, infatti, indirizzare i flussi turistici verso territori ricchi di potenzialità ancora inespresse, quali aree rurali, piccole e medie città d’arte, parchi naturali e marini. Tutto all’insegna della sostenibilità ambientale e culturale.

Per il ministro questo è “un documento di svolta che rafforza l’idea di Italia come museo diffuso e, proponendo anche nuove destinazioni, individua nel turismo, sostenibile e di qualità, uno strumento di policy per il benessere economico e sociale di tutti”. D’altronde il potenziale turistico italiano è sotto gli occhi di tutti. E i numeri lo confermano. Infatti, nel bienno 2016-2018 il flusso turistico in Italia si prevede una crescita di oltre il 3%, grazie soprattutto ai crescenti arrivi extra-europei. Numeri che non possono non renderci orgogliosi.

Il 2017 si preannuncia un anno importante per il turismo. Un turismo che possa migliorare la qualità della vita e dell’ambiente. Un turismo che possa essere motivo di crescita economica, culturale e di rispetto dei luoghi e delle persone. Il turismo che è caro a noi quanto a voi.[laborator_products row_clear=”3″ products_query=”size:6|order_by:rand|post_type:,product|tax_query:132″]

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